Disturbi del comportamento alimentare (D.C.A).
Sono complesse malattie mentali che portano chi ne è affetto a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea.
Il peso, tuttavia, non è un marcatore clinico imprescindibile di disturbi del comportamento alimentare.
Infatti, anche persone di peso corporeo normale possono essere affette dalla patologia.
Questi disturbi possono compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.).
Colpiscono con più frequenza le giovani donne e tendono ad essere molto mutevoli, anche nello stesso individuo.
L’età di esordio si è abbassata e non è raro ormai trovare forme di disturbi del comportamento alimentare anche tra bambini e pre-adolescenti.
Se ne distinguono tre tipi principali:
Anoressia nervosa
Bulimia
Binge eating o disturbo da alimentazione incontrollata.
La psicoanalisi nei disturbi alimentari.
La psicanalisi nei disturbi alimentari, oltre a trattare questi problemi.
Tratta disturbi sottosoglia.
Cioè, forme ibride ed Ednos (disturbi alimentari non altrimenti specificati o disturbi del comportamento alimentare-Nas).
https://www.laposturologia.it/alimentazione-corretta/
Quali sono le cause?
Le cause sono ben definite e multifattoriali.
Comprendono cioè tanto fattori psicologici che biologici.
Dai dati riportati nella letteratura dedicata alla psicoanalisi dei disturbi alimentari.
Si evince che:
tra le ragazze di 15-18 anni, può presentare qualche disturbo collegato all’alimentazione al massimo il 5% di esse (considerando anche i disturbi sottosoglia).
Il rapporto tra femmine e maschi è di circa 9 a 1, ma il numero dei maschi è in crescita soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.
Studi epidemiologici internazionali portano a stimare, nelle donne di età compresa tra i 12 e i 22 anni, una prevalenza dell’anoressia nervosa pari allo 0,0-0,9% (media: 0.3%).
E della bulimia nervosa pari all’1-2%. Il 3,7-6,4% della popolazione sarebbe infine affetto dai disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati.
Infatti per queste forme l’età media d’esordio si colloca intorno ai 17 anni.
Alcuni studi ipotizzano un aumento dei disturbi del comportamento alimentare (in particolare bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata) negli ultimi due decenni.
Tuttavia, questo aumento non è confermato da sufficiente evidenza (mancano in particolare studi prospettici).
Per trattare i disturbi del comportamento alimentare ( D.C.A)
Prima di tutto sono fondamentali la diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.
Secondo affidarsi ad un’équipe di specialisti, comprendente medici, psichiatri, psicologi, nutrizionisti, posturologi e kinesiologi.