Alimentazione in equilibrio
Alimentazione in equilibrio.
L’importanza della postura clinica e la sua applicazione nel campo dell’alimentazione.
Per fare chiarezza partiamo dalla cellula.
Prima di tutto il corpo di un uomo adulto di 70 kg e altezza media ne contiene circa 100 mila miliardi.
All’interno di ognuna di essa avvengono circa 35000 reazioni chimiche al secondo.
Le cellule raggruppandosi danno vita ai tessuti, i tessuti agli organi e gli organi agli apparati.
Questi ultimi per funzionare in modo corretto, devono raggiungere l’equilibrio metabolico.
Di conseguenze, qualsiasi distretto metabolico noi andremo ad analizzare, risentirà del l’influenza del nostro nutrimento.
Ogni singola cellula lavora con l’energia che gli viene fornita attraverso l’alimentazione.
In breve, gli squilibri biochimici causati da una scorretta alimentazione, possono nel tempo, causare disfunzioni organiche e funzionali.
Sfociando in infiammazioni silenti, dolori muscolari ed infine alterazioni posturali.
Per esempio, una ridotta tolleranza verso un alimento (es. il lattosio).
Tanto come un’infiammazione gastro-colica, attraverso un complesso sistema di mediatori chimici (ormoni, citochine, neurotrasmettitori), allertano tutto il sistema immunitario producendo anticorpi.
Questi squilibri metabolici, portano ad una disfunzione dell’organo interessato e di conseguenza delle strutture ad esso collegate generando appunto le infiammazioni.
Queste ultime provocano alterazioni del tono muscolare attiguo, che, avendo inserzioni scheletriche si ripercuoteranno su tutta la struttura.
Il diaframma per esempio è un muscolo a stretto contatto con i visceri.
Uno squilibrio alimentare può determinare una sua contrattura, che anatomicamente provocherà una trazione sulla colonna vertebrale.
Sorte simile tocca al muscolo ileo-psoas (il muscolo dell’anima), che inevitabilmente tenderà a provocare una iperlordosi lombare con probabile conseguente anteroversione del bacino e un varismo delle ginocchia, procurando talvolta piattismo del piede.
Un’alimentazione errata.
Può provocare osteopenia, osteoporosi e anomalie addirittura dell’arcata dentale (una delle principali cause di disfunzione posturale) che, in forte correlazione con l’ingresso di cibi acidificanti, causano progressivamente un’alterazione dei sistemi tampone, con conseguente inefficienza dell’omeostasi corporea.
Le scorie acide si depositano nel tessuto connettivo, osseo e cartilagineo in cui riscontreremo una perdita di elasticità con maggiore predisposizione a traumi ed infortuni.
Lo squilibrio biochimico è però solo all’inizio.
Per tamponare l’acidità metabolica, il muscolo rilascerà sodio, si consumerà più fosforo, l’osso inizierà a rilasciare il calcio, i reni rilasceranno ioni ammonio creando un danno ai recettori del GH, un ormone legato allo sviluppo muscolare e all’invecchiamento.
In conclusione.
Dunque, sulla base della nostra esperienza e nel riscontro dei dati ottenuti negli ultimi anni in collaborazione con nutrizionisti, osteopati, fisioterapisti e Kinesiologi.
Un’alimentazione in equilibrio, riduce i problemi legati alla postura, il declino delle capacità motorie, traumi ed infortuni.
Un validissimo aiuto ci viene dato dalla Kinesiologia Applicata che consente, mediante semplici test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello:
- Fisico,
- Strutturale,
- Mentale,
- Emotivo
- Biochimico
- Nutrizionale. https://www.ifom.eu/it/