Postura nella corsa.
La postura con cui corriamo è importante non solo per fare meno fatica o andare più veloci, ma anche per non farci male.
Infatti, un terzo dei runners prima o poi si ferma per un infortunio dovuto a uno shock causato dalla corsa.
Infatti più di un terzo degli appassionati di jogging che corrono almeno 10 chilometri alla settimana sarà ogni anno vittima di qualche infortunio che lo obbligherà a fermarsi o ridurre la distanza.
La corsa è un movimento così naturale che è difficile da “pilotare”.
Principalmente risponde al sistema nervoso involontario.
Ed ad una serie complessa di atti motori automatizzati, cioè senza il controllo costante della coscienza.
La postura nella corsa è importante per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Anzitutto bisogna attivare i meccanismi spontanei di controllo della postura.
Noi con l’aiuto della tecnologia riusciamo ad allenarvi riducendo il rischio di farvi male lavorando in modo scientifico sulla postura.
Con software super sofisticati.
Prima analizzano in modo in cui state in piedi o seduti, camminate, correte e muovete le braccia.
Poi insegniamo a eseguire movimenti minimi che aiutano a trovare il punto di equilibrio perfetto.
Quello in cui i muscoli e tutte le strutture del corpo lavorano in perfetta simbiosi, correggendo gli errori posturali.
Coordinazione e stabilità per correre meglio e più veloce.
Un runner che vuole migliorare i suoi risultati di corsa deve allenare il fiato e la resistenza.
Ma questo non basta!
Bisogna sviluppare la capacità di coordinazione e lavorare sodo per acquisire nuovi schemi motori che vi portino ad andare oltre il gesto unico e ripetitivo della falcata.
Lo studio di Posturologia e Poturometria Premoli.
Per la postura nella corsa.
Ha messo a punto un functional training appositamente pensato per aiutare i runner a migliorare le sue prestazioni, irrobustire la muscolatura e migliorare le performance.
Insegniamo ad allenarsi in maniera “funzionale”.
Cioè potenziare tutte le fasce muscolari – gambe, braccia, addome e fascia lombare – per costruire un corpo armonico e quindi più forte, reattivo, agile, elastico e performante.
Lavorando principalmente sull’equilibrio di tutte le forze che arrivano al suolo migliorano i risultati della corsa riducendo il rischio di infortuni.
Infiammazioni o contratture dovute a gesti motori eseguiti in maniera errata o per l’abitudine a spingere più con una gamba e meno con l’altra saranno un ricordo.
L’allenamento funzionale è un workout completo.
E’ composto di una serie di esercizi a circuito, eseguiti a corpo libero, con o senza l’ausilio di semplici attrezzi, tra cui:
(t fitball, palle mediche, TRX, kettlebell, corde, sbarra per trazioni…).
https://www.laposturologia.it/rieducazione-posturale-globale-brescia/
Alcuni consigli e esercizi per alleggerire la corsa.
Introdurre gli skip.
A metà corsa o alla fine, almeno una volta ogni tre allenamenti fate degli skip: 10 metri per 10 volte.
Servono a rendere i muscoli più reattivi, capaci quindi di contrastare gli shock dovuti all’impatto del piede al suolo, ma anche a “risvegliare” i meccanismi di controllo della postura.
Accelerare il ritmo.
Introducete parti più veloci.
Correte alcuni tratti restando sui 170-180 battiti al minuto.
La corsa veloce fa “insaccare” meno, costringe cioè a mantenere una postura eretta, con le spalle aperte e la schiena dritta.
Fare gli addominali.
Eseguite alla fine della vostra corsa almeno due serie di addominali per tonificare la parte alta del corpo.
Se la pancia non è tonica il gesto è scomposto, si oscilla di lato a ogni passo.
Cambiare l’appoggio del piede.
Le basi della postura nella corsa.
Durante la corsa, il corpo deve essere in posizione eretta, bilanciato e sporgere in avanti rispetto alle caviglie.
I muscoli profondi devono mantenere la postura corretta e la schiena dritta.
Il petto deve spingere leggermente in avanti e le braccia devono spingere indietro, mentre le anche e le ginocchia si estendono.
Le mani devono rimanere vicino al petto, effettuare un’oscillazione corta e contenuta.
Spingere indietro le braccia e rilassarle portandole in avanti.
Per aiutare le gambe a spingere in linea retta.
Il piede ad appoggiarsi in linea con il ginocchio piegato, le braccia devono muoversi avanti e indietro oscillando lateralmente il meno possibile.
I gomiti non devono arrivare mai davanti al tronco, a meno che non si corra a velocità molto sostenuta.
Il tronco deve consentire ai piedi di sollevarsi rapidamente e di estendersi dietro al baricentro del corpo.
I piedi devono poggiare sul terreno in linea con le ginocchia piegate, mentre la gamba inizia a spostarsi indietro sotto al corpo.
Anche se il piede poggia sul terreno in posizione leggermente avanzata rispetto al corpo, si avrà la sensazione che si trovi esattamente sotto di esso.
Molte persone appoggiano tutta la superficie del piede sul terreno nello stesso momento (appoggio del mesopiede).
Caratteristiche genetiche.
Tuttavia, a seconda delle caratteristiche genetiche, del tipo di scarpe indossate e della superficie su cui si corre, può verificarsi un leggero appoggio dell’avampiede o un leggerissimo appoggio del tallone.
L’appoggio del piede deve essere leggero e rapido, con una cadenza di circa 180 passi al minuto.
Correre a piedi nudi può aiutare molto a comprendere e padroneggiare la tecnica corretta per la corsa.
Per prevenire infortuni:
Correre almeno 1/3 della distanza su superfici naturali o irregolari.
Quali ad esempio erba, ciottolati o sterrati: questo consente di bilanciare la propria struttura muscolare e di rinforzare i muscoli stabilizzatori.