Disturbi della base cranica maggiormente riscontrabili
Traumi cranici.
Il cranio, soprattutto durante il parto, è esposto a forti forze di compressione e di trazione, possono eventualmente portare a modificazioni permanenti, specialmente della base cranica.
Anche le cadute e le botte sul cranio possono provocare disfunzioni della base cranica in particolare quando le ossa craniche non sono ancora unite.
Tensioni ipertoniche dei muscoli della nuca.
I muscoli che s’inseriscono sull’occipite e le tensioni fasciali possono ostacolare la mobilità di queste ossa.
A loro volta, queste tensioni muscolari possono anche essere causate da disturbi psichici.
Tensioni intracraniche della dura madre.
Queste sono responsabili, per via dei loro punti d’inserzione sullo sfenoide e sull’osso occipitale,
di una ridotta mobilità della Sincondtrosi Sfeno Basilare (SSB).
Restrizioni suturali delle ossa craniche.
Esse possono bloccare il movimento della SSB.
Per esempio, la mobilità dello sfenoide può essere ridotta da azioni di forza sull’osso zigomatico o frontale, collegata a restrizioni dei collegamenti suturali di queste ossa.
La mobilità dell’occipite può essere pregiudicata da traumi dell’osso temporale o dell’atlante.
Incidenti e cadute sull’osso sacro e sul coccige.
Attraverso la dura madre spinale, essi possono trasmettere la loro disfunzione alla SSB.
Disfunzioni viscerali.
I disturbi viscerali, per esempio una ptosi dello stomaco, possono ripercuotersi, tramite i collegamenti fasciali, sulla SSB.
Disturbi della base cranica e disfunzioni muscolo – scheletriche.
Queste possono pregiudicare, attraverso i collegamenti miofasciali con la base cranica, la mobilità della SSB.
Proprio per via dei collegamenti muscolari e delle inserzioni fasciali alla base del cranio, le
condizioni della SSB offrono un’immagine dell’organizzazione del resto del corpo.
Riassumendo, va quindi osservato che i modelli d’organizzazione dell’organismo si proiettano sulla SSB.
In teoria, una condizione di tensione completamente simmetrica e armonica nella SSB presupporrebbe che nell’organismo esaminato non vi siano tensioni disfunzionali di alcun genere.
Il terapeuta, con la palpazione, non solo è in grado di localizzare tensioni disfunzionali nel resto del corpo, ma anche di percepire l’organizzazione spaziale dell’organismo attraverso la SSB.
L’importanza della SSB nella diagnosi e nella terapia va ben oltre la seguente descrizione meccanica delle disfunzioni della SSB.
Va inoltre notato che raramente le disfunzioni della SSB compaiono in modo isolato, ma in pratica si presentano in maniera combinata, cioè le diverse disfunzioni sono sovrapposte.
Le cosiddette disfunzioni traumatiche possono anche essere effetti secondari e le cosiddette
disfunzioni secondarie possono avere un’origine traumatica.
Segue: Le catene muscolari