Riabilitazione ortopedico disfunzionale di un paziente con la Tridimensionalità Osteointegrata.
La paziente si reco presso uno studio dentistico per una consulenza.
Lo specialista diagnosticò: malocclusione di II^ classe con palato stretto, mandibola in posteriorità, denti anteriori superiori accavallati.
L’odontoiatra consigliò alla paziente per risolvere le sue problematiche un espansore palatale per espandere il palato.
Dopo alcuni mesi di trattamento ortodontico e visto che i risultati tardavano ad arrivare furono eseguite le estrazioni dei primi premolari; due superiori e due inferiori.
Bracket fissi superiore e inferiore fino a fine trattamento.
La paziente durante e successivamente il trattamento ortodontico soffrì di dolori posturali con la comparsa di diverse protrusioni a livello dei dischi intervertebrali.
Blocchi alla mandibola dolori ripetuti al sistema cranio occlusale e alla schiena ma soprattutto forti dolori cervicali alle gambe e ai piedi.
Si rivolse al proprio medico i famiglia che era anche posturologo il quale non escluse il fatto che questi dolori potevano essere dovuti all’ ortodonzia.
Di conseguenza le tensioni che prima scaricavo nella bocca ora potrebbero andare a ripercuotersi sulla colonna vertebrale.
Il consiglio del medico fu di prendere in considerazione un timing procedurale che prevedeva prima una valutazione gnatologica da uno specialista gnatologo, indi una eventuale terapia riabilitativa.
Successivamente la paziente si rivolge a un odontoiatra-gnatologo, il quale vista la situazione diagnosticò una dimensione verticale diminuita e gli consigliò l’inserimento di intarsi in composito che ripristinassero la dimensione verticale.
Nonostante tutto, la situazione peggiorò ulteriormente con l’aumento delle emicranie, dei dolori cervicali specialmente alle spalle, braccia e mani, dorsali, occhi e continue vertigini.
Disperata si rivolse al nostro studio dove eseguimmo una riabilitazione ortopedico funzionale.
Riabilitazione Ortopedico Disfunzionale e analisi del Punto Neutro Disfunzionale.
Il Punto Neutro disfunzionale, rappresenta la condizione di disequilibrio articolare, che è quella posizione nello spazio dove i legamenti di entrambi i lati sono in disequilibrio.
Di conseguenza la ricerca del punto neutro disfunzionale, oltre ad offrire la possibilità di vedere la posizione tridimensionale delle arcate dentarie, patologica ha un utilizzo clinico.
In ambito odontoiatrico consente uno studio approfondito della sfera occlusale, permettendo di diagnosticare condizioni che risultano sospette come ad esempio i dismirfismi cranio-occluso-posturali.
Infatti la comprensione dei meccanismi disfunzionali rappresentano la base per la diagnosi e per un trattamento mirato delle lesioni della Sincondrosi Sfenobasilare (SSB) che sono senza dubbio le più difficili da valutare e le più importanti da trattare.
Riabilitazione con la Tridimensionalità Osteointegrata, la ricerca del Punto neutro fisiologico e il montaggio in Fisiologia Cranica, (miglior equilibrio tra i mascellari e tra i mascellari e la cervicale).
Infatti, il Punto Neutro Fisiologico e il montaggio in Fisiologia Cranica, (miglior equilibrio tra i mascellari e tra i mascellari e la cervicale).rappresenta la condizione di equilibrio articolare in fisiologia.
Cioè quella posizione nello spazio dove i legamenti di entrambi i lati presentano la stessa tensione.