Placche di svincolo e placche di riposizionamento

Placche di svincolo e Placche di riposizionamento

Placche di svincolo.

Forma-fusione, e equilibrio posturale.

Agendo dal complesso mascellare, all’interno della bocca, la missione terapeutica delle placche di svincolo, oltre al trattamento ortopedico mascellare del morso coperto, consentono anche la correzione dell’equilibrio della testa, allo stesso modo l’equilibrio generale del corpo umano come risposta sinestetica.

Il metodo terapeutico delle placche di svincolo, è composto da una piastra superiore o da un piano inclinato con contatto anteriore.

La sua missione si svilupperà principalmente nella mascella perché influenzerà la posizione di quest’ultima rispetto al cranio e al conseguente equilibrio cranico e posturale.

Dal complesso mascellare questo metodo ortopedico-terapeutico cercherà progressivamente la correzione di 3 aspetti propriocettivi:
1) l’occlusione dentale.
2) l’equilibrio cranio occlusale
3) l’equilibrio generale.

Infatti, questo metodo terapeutico, mediante la deprogrammazione mandibolare immediata, non consente il solito contatto occlusale, incoraggiando i movimenti laterali della mascella.

La placca di svincolo deve interrompere la possibilità di intercuspidazione dentale permettendo alla mandibola di poter essere libera di muoversi in tutte le direzioni.

Questo apparecchio viene solitamente usato nella prima fase della terapia dei D.C.C.M. per la
deprogrammazione artico-occlusale.

il “Diagramma sul controllo della crescita condilea”

Alexandre Petrovic ha assicurato (attraverso la ricerca di Pure Science) nella sua teoria dei servosistemi che il “Diagramma sul controllo della crescita condilea” durante i processi di sviluppo il segnale di “input” di riferimento del servosistema è rappresentato dalla posizione antero-posteriore e dalle dimensioni dell’arco dentale superiore, e che il segnale di “uscita” è dato dalla direzione e dall’entità della crescita della cartilagine condilare.

Placche di riposizionamento.

La placca di riposizionamento “riposizionano” il corpo mandibolare rendendo possibile la
ricattura del menisco articolare, la deprogrammazione intercuspidale, la crescita ossea e/o dentaria.

Inoltre riduce e/o annulla la pressione posteriore, nella fossa glenoide, causata dalla posteriorità mandibolare, molte volte risolvendo immediatamente la dolorabilità.
La placca viene di solito adoperata nella seconda fase delle terapie dei D.C.C.M..

Pertanto le placche di riposizionamento considerano:
Placche di svincolo e placche di riposizionamentoPrimo, la dimensione e la posizione della mascella come chiave da seguire nella ricerca dell’armonia occlusale nella relazione e nella dimensione sagittale – anteroposteriore delle mascelle.
La posizione sagittale dell’arcata dentale superiore è il riferimento costante al cambiamento, controllato dall’ormone della crescita, dallo sviluppo embrionale, dalla cartilagine del setto nasale e dalla crescita della sincondrosi della base cranica.

Secondo la correlazione tra la posizione dei due archi dentali rappresenta il comparatore periferico del servosistema.
Il comparatore periferico è l’origine dei segnali di correzione che modulano l’attività posturale del muscolo pterigoideo laterale, in modo da mantenere la superficie occlusale mandibolare in una posizione di regolazione ottimale.
La loro corrispondenza biunivocale come entità univoche.

Terzo, la relazione spaziale anteroposteriore della mascella è ciberneticamente la variabile controllabile.

Pertanto, questa è la dimensione da tenere a mente durante il trattamento clinico delle insufficienze occlusali di dimensioni e relazione.
Il segnale proviene dal comparatore periferico del servosistema che produce un aumento dell’attività posturale del muscolo pterigoideo esterno e di altri muscoli masticatori, consentendo così all’arco dentale inferiore di adattarsi a una posizione occlusale ottimale rispetto alla mascella.

Il servosistema

“Tutti questi fattori formano un sistema strutturato, un servosistema, in cui la posizione di regolazione occlusale svolge il ruolo di comparatore periferico.”

La teoria dei servosistemi sostiene che la crescita craniofacciale si verifica attraverso l’interrelazione di biomeccanismi complessi, di accelerazione e decelerazione, che interagiscono tra loro; Sono regolati da sistemi di feedback positivi o negativi.

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DOTT. SALIH HAMOUDE.
Medico Chirurgo specializzato in Odontoiatra
e Riabilitazione Ortopedico Funzionale dei Mascellari

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