Slivellamento delle creste iliache asimmetria cresta iliache

Slivellamento delle creste iliache

Slivellamento delle creste iliache.

La meccanica, la neurologia e fisiologia del corpo dipende da un normale bilanciamento e funzionamento del bacino.

L’articolazione sacro iliaca è l’articolazione formata dal sacro e dall’ilio che si incontrano su entrambi i lati della parte bassa della schiena.

La stretta articolazione permette poco movimento ed è soggetta a un forte stress poiché il tronco spinge verso il basso e le gambe e il bacino spingono in alto contro l’articolazione.

L’articolazione sacro iliaca deve anche sopportare le forze esercitate dal tronco quando questo si gira, torce , tira o spinge.

Quando questi movimenti esercitano una forza eccessiva sui legamenti che tengono insieme l’articolazione e sui muscoli che la connettono, (come quando si sollevano dei pesi), una forte tensione si sviluppa sull’articolazione.

Il bacino è un insieme di componenti che ha sub componenti.

Questo significa che il bacino si muove come un’unità, ma comunque c’è un’azione comune fra le strutture e articolazioni che compongono il complesso del bacino.

Paziente con slivellamento delle creste iliache, l’ala iliaca di sinistra appare sopraelevata di 30 mm rispetto alla controlaterale.

Prima visita

Dopo riabilitazione Ortopedico funzionale.

CARATTERISTICHE E SINTOMI PRINCIPALI DELLE CATEGORIE

I diversi tipi di disfunzioni pelviche con slivellamento delle creste iliache sono divise in tre principali categorie.

Categoria 1:

I pazienti che si trovano in questa categoria possono avere una caviglia che quando esaminata evidenzia una maggiore rigidità, leggera e o significativa riduzione nell’ampiezza di movimento e indolenzimento quando palpata in particolari aree.

Forte mal di schiena accompagnato da disturbi viscerali.

Problemi agli arti ( solitamente bilaterali) e più generiche condizioni degenerative.

Se hanno problemi di occlusione, saranno simmetrici in natura come “deep byte” o un frenulo della lingua eccessivamente corto.

Le persone in categoria 1 solitamente accusano dolore nella parte toracica e lombare della schiena, dolore al collo e cefalea che si diffondono dalla nuca.

La cefalea di tipo tensivo è tipico della categoria 1.

Anche il dolore avvertito in entrambe le gambe è un’altra comune caratteristica.

Categoria due:

Solitamente presenta dolore al bacino dovuto a un trauma e ad un slivellamento delle creste iliache

L’articolazione sacro iliaca è l’unica articolazione nel corpo umano che non ha muscoli che agiscano direttamente sull’articolazione e quindi è meno protetta e stabile delle altre articolazioni del corpo.

E’ tenuta insieme solo da legamenti e quindi è più sensibile ad infortuni che sono solitamente causati dalle leve esercitate dal corpo quando ruota, tira, spinge e si piega.

Esempi sono quei pazienti che mentre compiono semplici movimenti quali:
vestirsi, alzare il loro bambino dal letto, aiutare una persona invalida ad alzarsi dal letto, raccogliere le loro scarpe o anche raccogliere un foglio da terra, si bloccano completamente.

Queste persone si lamentano di un dolore acuto che causa loro quasi la perdita dell’equilibrio e in molti casi il dolore è così intenso che sembra una pugnalata alla schiena.

Il male può essere così acuto che può causare loro una caduta e trovano molto difficoltoso rialzarsi senza aiuto.

Quello che veramente succede è che l’articolazione sacro iliaca perde la sua capacità di portare un carico.

Quindi sotto sforzo si infiamma facilmente causando un dolore molto acuto nella parte bassa della schiena e i muscoli lombari vanno in spasmo per cercare di proteggere l’articolazione da ulteriori danni.

Si può paragonare questo meccanismo di infortunio a una brutta storta alla caviglia.

E’ a questo punto che il paziente si sente completamente bloccato e non può raddrizzarsi e si sente meglio sdraiato perché l’articolazione non è sotto carico e quindi non è sotto stress.

Questo meccanismo compensatorio se prolungato può portare allo sviluppo di altre disfunzioni come la categoria 3 dove il nervo è compresso dai dischi intervertebrali.

Altre caratteristiche solitamente riscontrate nella categoria 2 sono:

l’impossibilità di incrociare le gambe senza dolore alle anche, dolore nella parte anteriore e laterale della coscia, torcicollo, sindromi alle spalle, braccia e mani, mal di testa occipitale e emicrania.

Caratteristiche che accompagnano la categoria due possono anche essere: insonnia, nervosismo continuo, perdita di memoria a breve termine, ernia iattale, spossatezza generale.

Categoria tre:

Tipicamente si presenta con episodi di mal di schiena invalidante, seguito da dolore nella parte posteriore della gamba (quello che il paziente comunemente chiama sciatica).

L’analisi posturale può mostrare angolazione della colonna vertebrale a destra o sinistra e pure inclinazione.

Il dolore può essere avvertito in tutte le posizioni e peggiora stando seduti.

Il paziente potrebbe trovare difficilmente una posizione confortevole per dormire.

Il polpaccio o la gamba coinvolta sono molto dolorosi alla pressione.

Solitamente la categoria tre è una categoria due che non è stata trattata o trattata solo con l’uso di antinfiammatori: che non aiutano a ricreare la corretta funzione cinematica delle articolazioni, legamenti, capsule articolari e muscolatura adiacente.

Per una diagnosi di slivellamento delle creste iliache, è essenziale per il Posturologo Posturometrista:

Capire a quale categoria il paziente appartiene per poter focalizzare e indirizzare un corretto piano di trattamenti.

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