PROeREAL Eletromiografia
LA VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE DENTALE CON PROeREAL
PROeREAL è uno strumento digitale innovativo in grado di misurare in maniera semplice, rapida e non invasiva i parametri scientifici dell’occlusione dentale.
L’ esame dura circa 3-5 minuti, è sicuro e totalmente indolore.
Vengono applicate sei piccole sonde senza fili sul viso in corrispondenza dei muscoli temporali e masseteri e sternocleidomastoidei.
Il paziente esegue alcune prove di serramento, stringendo i denti più volte per circa 5 secondi.
L’esame con PROeREAL, non ha controindicazioni: adulti, bambini, donne in gravidanza e portatori di pacemaker possono eseguirlo senza alcun rischio.
Lo scopo di una riabilitazione Ortopedico Funzionale, protesica o conservativa, chirurgica od ortodontica, è ristabilire un’anatomia corretta che possa favorire una funzione adeguata.
PROeREAL, consente di rilevare la morfologia e monitorare la funzionalità dell’organo masticatorio,verificando testando la risposta propriocettiva del paziente alla vecchia e nuova situazione orale nel contesto posturale.
PROTOCOLLO PROeREAL
Si definisce un indice della simmetrica distribuzione dell’attività muscolare determinata dall’occlusione dentale.
È correlato al grado di sovrapposizione delle curve di attivazione dei muscoli omologhi.
I potenziali elettromiografici sono espressi come percentuale del
massimo serramento volontario su rulli di cotone e le curve di attivazione delle coppie di muscoli omologhi (Temporale DX e SX – Massetere DX e SX), sono comparate calcolando un indice di simmetria muscolare in grado di tener conto dell’intera morfologia del segnale elettromiografico.
Se ciascuna coppia di muscoli omologhi si contraesse in perfetta simmetria, il valore del POC sarebbe pari al 100%.
BAR: baricentro occlusale
Valuta la posizione del baricentro occlusale.
È ottenuto comparando le attività dei temporali e dei masseteri (a differenza dell’indice POC che confronta singoli muscoli omologhi).
Quando i punti di contatto tendono a concentrarsi sui molari, i
masseteri registrano una contrazione maggiore rispetto ai temporali corrispondenti (baricentro posteriore).
Viceversa nella condizione occlusale in cui il baricentro si sposta nei settori antero-laterali, ovvero fino al primo-secondo premolare, i temporali esprimono forze di contrazione maggiori (baricentro anteriore).
In questo caso vi è un sovraccarico bilaterale delle articolazioni che, con il passare del tempo, può portare a condizioni patologiche.
Il valore BAR nella popolazione normale esprime sempre una prevalenza di attività della coppia di muscoli masseteri rispetto a quella dei temporali.
Questa condizione viene invertita nelle seconde classi scheletriche in cui i muscoli temporali esprimono sempre una attività elettrica maggiore rispetto ai masseteri.
TORS: indice di torsione mandibolare
Valuta l’atteggiamento di torsione della mandibola nel piano orizzontale quando questa va in occlusione con il mascellare superiore.
Si ottiene dal confronto delle attività dei muscoli incrociati: in caso di prevalenza della coppia temporale di destra e massetere di sinistra si registra un momento torcente verso destra; in caso di prevalenza della coppia temporale di sinistra e massetere di destra si registra un momento torcente verso sinistra.
Quando il valore dell’indice TORS è >90%, non si verificano momenti torcenti sulla mandibola. Al contrario se questo indice è inferiore al 90%, i muscoli tendono a far torcere la mandibola verso destra o verso sinistra a seconda che prevalga l’una o l’altra coppia muscolare, a causa della presenza di fulcri occlusali.
Impact: Lavoro muscolare prodotto
Valuta il lavoro sviluppato dal muscolo durante la sua attività contrattile.
Il lavoro è rappresentato geometricamente dall’area sottesa alla curva di attività elettrica dei muscoli esaminati nel tempo.
L’indice IMPACT è influenzato dalla stabilità occlusale poiché esiste uno stretto rapporto tra attività muscolare e numero di contatti occlusali (Bakke et al., 1992).
Quanto maggiore è il numero di contatti occlusali e quanto maggiore è la loro area, migliore sarà l’attività muscolare (MacDonald e Hannan, 1984).
Valori superiori alla norma, ad esempio, sono correlati ad un habitus di paziente serratore (sviluppo di parafunzioni, serramento, digrignamento).
Valori inferiori alla norma possono esprimere una condizione di inibizione propriocettiva acuta e quindi presenza di dolore in MVC o cronicizzata per la presenza di un riflesso protettivo su base nocicettiva.
Se gli indici POC, TORS e BAR sono nella norma, l’indice IMP può essere di aiuto anche per il controllo della dimensione verticale (DVO), non dimenticando, però, che la sua interpretazione deve essere associata ad una attenta e critica valutazione clinica.
La modifica della DVO, infatti, attiva la risposta propriocettiva muscolare mediata dai fusi neuromuscolari, posti in parallelo rispetto alle fibre del muscolo.
Possiamo avere indicazioni sulla possibilità di aumentare (indice superiore alla norma) o di ridurre (indice inferiore alla norma) la dimensione verticale compatibilmente con la valutazione estetica del paziente e con le valutazioni cliniche indicate in letteratura.